Per necessità e non per scelta

Gli attimi dopo una consultazione elettorale sono sempre caratterizzati dal rilascio di adrenalina. Chi ha vinto e chi ha perso vive emozioni che solo chi ha provato può comprendere. Bravi a tutti coloro che hanno partecipato a vario titolo a questa tornata elettorale. Penso che tutti dovrebbero provare una volta. Noi della Costituente Civica abbiamo seguito con attenzione tutto l'evolversi della campagna e, non senza qualche momento di malinconia, avremmo voluto dire la nostra. La nostra opinione su una campagna elettorale normale. Una campagna fotocopia della precedente con un risultato analogo. La vittoria di Alcide Molteni, che questa volta doveva essere la conseguenza di una "scelta", si è trasformata in una "necessità". Senza nulla togliere a Molteni sia ben chiaro. La sua forze e la sua esperienza hanno giocato molto soprattutto nel tenere bassi i toni ed evitare dibattiti accesi. Ha predominato la continuità per assenza di alternativa.
Ed è stata proprio la frammentazione eccessiva della alternativa che ha giocato ancora una volta a suo favore. Intendiamoci: questa frammentazione ha dei motivi e della cause ben ascrivibili. Effetto delle quali gli elettori moderati hanno preferito disertare le urne.
Per questo motivo non abbiamo preso parte alla corsa elettorale. Era inutile e dannoso. Inutile perchè era scontata la vittoria di Molteni (magari al secondo turno) e dannosa perchè avrebbe costretto la Costituente Civica a scendere su di un terreno che non gli appartiene con il risultato di creare ancor più disaffezione alla politica. Il tentativo estremo di ricompattare le esperienze civiche non ha ottenuto il risultato sperato. E' prevalso da un lato il senso di appartenenza al proprio gruppo a discapito del progetto generale e dell'altro la perseveranza in alleanze non vincenti. Tutto scelte legittime ma inutili. Noi abbiamo avuto la forza di restare fuori, con sofferenza ma fuori.
Abbiamo quindi deciso di aspettare e di continuare a lavorare per normalizzare il quadro politico sondriese. Pensavamo che fosse questo il momento giusto. Un momento di smarrimento generale dove la voglia di tornare a sognare potesse prevalere, dove una generazione alzava la testa con responsabilità e metteva a disposizione del futuro le proprie forze. Dove l'intuizione del cambiamento amministrativo passava al di la degli steccati e toccava una intera generazione.

Ci abbiamo creduto fino in fondo ma non ci siamo riusciti. I prossimi cinque anni saranno importanti perchè chi amministrerà la città dovrà operare delle scelte decisive. In gioco c'è la nuova carta di identità di questa città. Una città riferimento di un territorio che vedrà delle importanti trasformazioni. A partire dalla scomparsa della Provincia e la nascita di un nuovo soggetto istituzionale tutto da inventare. Ed in questo Sondrio sarà fondamentale. Siamo sicuri che questa città riuscirà a vincere le sfide che ci attendono. Magari preparando una nuova classe di amministratori. Superando gli steccati, a volte troppo personalistici, che hanno contraddistinto le passate amministrazioni. Individuando un percorso capace di recuperare il vero senso del nostro impegno tutto dedicato al bene comune. Continueremo a far politica da posizione esterna quale abbiamo. E dall'esterno stimoleremo il dibattito in città. 

15 commenti:

  1. Ma chi crede ancora a queste stronzate?

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  2. non si capisce bene chi sia che scrive visto che il coordinatore grimaldi ha scelto di correre insieme ai partiti facendo fuggire la componente civica ed ora con una faccia tosta incredibile incolpa altri delle sue scelte, che tristezza, che bassezza e a quale pro?

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    1. lei non ha capito... Grimaldi non ha partecipato a qs elezioni!!!!

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    2. meno male, aggiungerei, ci sarebbe stato da vergognarsi...

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    3. concordo in pieno

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    4. Sono d'accordo anche io, meno male ...
      sondriese incazzata

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    5. non mi piace l'aggressione via web ma la delusione per il pseudopolitico è tanta. A questo punto mille volte Molteni...

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  3. Sbaglio o Grimaldi ha chiesto a tutti i civici di ricompattarsi dopo aver rinunciato ai partiti? Mi sembra un atto di umiltà e di coerenza, no?
    I cittadini hanno capito questo e come dice grimaldi non sono andati a votare. Questa è la storia, il resto è nei risultati.

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  4. bla bla bla, prima il coordinatore grimaldi decide di scegliere la via dei partiti e perde i civici , poi ci ripensa, ma ormai è tardi , ma quale coerenza , è stato un suicidio , un regalo a molteni , dare la colpa agli altri è un filino triste

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  5. Grimaldi è il principale responsabile di questo disastro, suggestivo il fatto che sia lui adesso a fare la morale...
    Sondriese incazzata.

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  6. Ma nella Costituente civica oltre a Grimaldi chi è rimasto? Visto che Sondrio Liberale è uscita, Sondrio anch'io pure, i Retici non sono mai entrati, la fantomatica lista Faggi non è mai esistita...
    I cittadini? Quali? Chi?
    Mi fate i nomi per favore?

    Graziano

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  7. un grazie di cuore a grimaldi per quanto ha fatto , un lavoro egregio

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  8. Era evidente sin dai primi approcci, che l'ipotetico coordinatore/candidato della Costituente, non avesse nè capacità ne intenzione di creare un'alternativa all'attuale governo della città. Ciò sfuggiva solo alla miopia dei vari coordinatori delle liste civiche, che si sono lasciati abbindolare dalla favella del vittimista Grimaldi, appoggiandone la candidatura. Cerchiamo di essere coerenti e onesti con la cittadinanza.

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  9. "Cosa avremmo fatto nei primi cento giorni di governo della città", dichiara il coordinatore costituente...
    E' all'occhio di tutti quello che ha fatto nei 100 giorni precendeti alle elezioni...e tanto basta...grazie

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