Programmi: Politiche Sociali della CCS


Programma della Costituente Civica di Sondrio per le Politiche sociali

Partendo dal concetto di comunità e della necessità di riappropiarci del senso di appartenenza il nostro intervento sarà mirato a recuperare il valore dello stare insieme e del volersi bene affinchè il benessere del singolo sia il benessere della collettività e viceversa. Una società che lascia indietro le persone non sarà mai una società giusta. Un aiuto che serve a recuperare la persona e dargli l'opportunità di ripartire. Tutti si sentano coinvolti.
Nell’ambito delle politiche sociali occorre prendere in considerazione il benessere della persona e della comunità anche come risultato di fattori familiari, ambientali, culturali, sociali. E’ importante pertanto valorizzare gli apporti della molteplicità delle formazioni sociali presenti sul territorio per creare un welfare di comunità, investendo sui processi finalizzati alla messa in rete di responsabilità e risorse. Il nostro impegno andrà nella direzione di chiamare in causa potenzialità plurime: Comuni, AOVV,ASL, Scuole, Volontariato, Cooperative Sociali, Organizzazioni non lucrative di utilità sociale, Fondazioni ed Associazioni di Categoria per mettere a punto un corpus di elementi culturali, un sistema di regole nuove e condivise da parte dei tanti chiamati a lavorare insieme.
In particolare si intensificheranno i rapporti con la Azienda Ospedaliera per cercare percorsi condivisi nella soluzione della cronicità. La Regione Lombardia da tempo ha iniziato una rivalutazione dei letti dedicati alla cronicità ed il Comune, tramite la AOVV, si porrà come interlocutore primo nei progetti dedicati.
Le finalità di benessere della persona e delle famiglie sono raggiungibili a condizione che, attraverso gli strumenti propri della programmazione dei servizi sociali e socio – sanitari, si costruisca un sistema di interventi, servizi, prestazioni caratterizzati da un approccio integrato nel lavoro tra più professioni, nell’organizzazione di interventi e servizi, nella messa in rete delle responsabilità e risorse con il pieno riconoscimento a quei soggetti no- profit che svolgono funzioni di pubblica utilità. Occorre considerare quindi anche le possibili alternative al pubblico come welfare sociale: interventi privati, non solo da parte di singoli, ma anche da parte di soggetti che dispongono di maggiori risorse (fondazioni, associazioni …).

Politiche per la famiglia

Un obiettivo primario è quello di attivare una politica a favore e a sostegno della famiglia, come intesa dalla Costituzione, superando forme di assistenzialismo per attuare coraggiosi interventi di carattere promozionale, avendo come destinatari il sistema famiglia in quanto tale.
La famiglia va vista come una risorsa preziosa sulla quale è necessario investire con lungimiranza, realizzando politiche che ne sostengano, promuovano e favoriscano le potenzialità sociali che essa è in grado di esprimere.
A tale scopo verrà istituito l’Assessorato alla politiche famigliari e sociali e una Consulta per la famiglia costituita dalle varie associazioni presenti sul territorio che si occupano di problematiche famigliari. In funzione delle risorse disponibili sarà data priorità alle seguenti scelte:

  • Promozione della natalità e tutela della maternità
Verranno attuati interventi di promozione e sostegno della maternità, sia prima che dopo la nascita, con particolare riguardo alle situazioni di disagio, realizzando politiche di collaborazione con gli enti ed associazioni che operano nel settore. Si rivedranno le tariffe degli asili nido vero e proprio ostacolo alla voglia di maternità ed alla conciliazione donna-lavoro
  • Tutela dei soggetti deboli (anziani e disabili)
Verranno realizzati interventi socio-economici a favore delle famiglie che si prendono cura dei soggetti più deboli (anziani, disabili).
Verrà potenziata la rete di assistenza domiciliare e residenziale
In tal senso verrà studiato un percorso per la promozione di una Residenza Temporanea per la riabilitazione di soggetti anziani che non hanno una rete socio economica di sostegno. Tale Residenza verrà posizionata presso la erigenda RSA di Via Lusardi ovvero presso il Nosocomio cittadino.
  • Sistema tariffario che tenga conto della composizione famigliare
Verranno attuate politiche tariffarie che tengano adeguatamente conto del reddito e della composizione del nucleo famigliare (Quoziente famigliare). La contribuzione ai servizi locali verrà determinata considerando l’utente non come singolo, ma come appartenente ad un nucleo famigliare, predisponendo un sistema di tariffe (acqua, gas, rifiuti, trasporti pubblici, asili nido …) che tenga conto anche del numero dei componenti. Tutto questo potrà essere possibile diversificando le aliquote IMU sugli immobili.
Rilancio della family card allargata a tutte le famiglie con accordi con le Associazioni di categoria
  • Infanzia ed educazione
Si promuoveranno e sosterranno servizi di assistenza all’infanzia.
Attenzione verrà posta all’educazione dei nostri figli al senso civico sin dalla scuola dell’infanzia e primaria.
  • Politiche per la casa
A Sondrio si assiste al perdurare di un elevato numero di appartamenti sfitti. Occorre far leva sul sistema impositivo per riavviare il mercato (tassazione differenziata tra appartamenti affittati e appartamenti sfitti).

Rapporti col 3° settore

La crisi in atto sta avendo dei contraccolpi anche sul volontariato:
  • Da una parte c'è una contrazione dei contributi da parte del pubblico e quindi una riduzione delle risorse messe a disposizione
  • Dall'altra si ha un incremento della richiesta di interventi che pongono in primo piano la soddisfazione dei bisogni primari a scapito dell’integrazione sociale.
Occorre che il Comune si muova pertanto sulle seguenti direttrici:
  1. Facilitare un processo di cittadinanza attiva, valorizzando il ruolo delle associazioni
  2. Facilitare i processi di comunicazione delle componenti sociali, attivando dei rapporti di comunicazione costanti.
  3. Allocare le risorse che sono necessarie perché il mondo del sociale (associazionismo, cooperazione, ecc.) possa operare. Ad es. mettendo a disposizione spazi o materiale a prezzi calmierati.

Politiche giovanili

I giovani sono una ricchezza che è assolutamente necessario coinvolgere nella gestione della cosa pubblica. Si vogliono ascoltare le istanze, i desideri e i sogni dei giovani attuando scelte politiche che li rendano protagonisti attraverso un dialogo costruttivo, la condivisione di progetti e l’assunzione di responsabilità.
In particolare si intende:
  • favorire la partecipazione dei gruppi musicali giovanili o dei giovani artisti locali a manifestazioni cittadine (festival dei giovani).
  • costruire eventi ponendo un particolare occhio di riguardo ai giovani coinvolgendo gli "stakeholders" fin dalla progettazione di tali eventi
  • favorire la creatività e progettualità giovanile a mezzo di concorsi di idee e borse di studio
  • agevolare l’ingresso nel mondo del lavoro dei neo diplomati e laureati anche attraverso l’istituzione di borse-lavoro in occasione della pausa estiva degli studi.
  • realizzare forme di collaborazione con le associazioni, oratori, cooperative sociali che operano sul territorio a favore dei giovani.
  • Favorire il collegamento tra scuole e Polo Tecnologico.
  • prestare attenzione a quelle attività aventi come obiettivo quello di affrontare le problematiche connesse con il disagio giovanile (bullismo, dipendenze, emarginazione, eventi tragici). A tale scopo si attiveranno forme di collaborazione sia con le strutture, associazioni, cooperative sociali che operano nel settore, sia con i responsabili delle scuole presenti sul territorio al fine di condividere progetti comuni, atti anche a favorire una maggior conoscenza ed integrazione con il tessuto sociale e culturale della città.

Politiche sociali

La nostra riflessione riguardo la politica sociale parte da un principio essenziale:
il primato dell’uomo in virtù del quale riteniamo che una sana amministrazione della cosa pubblica debba porsi quale obiettivo prioritario la promozione ed il benessere di ogni cittadino, avendo particolare riguardo per coloro che vivono in situazioni di disagio,

Nell’Ambito Territoriale di Sondrio occorre pertanto una politica quanto più incisiva oltre che per la promozione sociale anche per la prevenzione, laddove possibile, di queste situazioni.
Da questo punto di vista riteniamo inoltre essenziale, secondo il principio della sussidiarietà, valorizzare e sostenere l’operato di quelle aggregazioni (gruppi, associazioni, oratori, cooperative onlus ..) che già operano sul territorio in questo delicato ambito.

Un tema che il Comune non potrà trascurare è quello della povertà. E’ infatti in aumento la presenza di coloro che fanno fatica “ad arrivare a fine mese”. Si tratta di anziani, di famiglie con scarsa capacità di reddito, di donne sole che non riescono a dare un dignitoso tenore di vita ai loro figli. Non spetta soltanto al comune offrire una soluzione, ma riteniamo si debbano dedicare delle risorse che consentano di fornire aiuti concreti sia direttamente con le proprie strutture, sia indirettamente sostenendo quei gruppi o quelle associazioni di volontari che si impegnano ad offrire un aiuto concreto ai più poveri.


  • Verrà promossa all’interno dell’ambito territoriale di Sondrio e nella definizione dei Piani di zona una politica quanto più incisiva per la prevenzione delle situazioni di disagio e la promozione sociale.
  • Verrà valorizzato e sostenuto quanto svolto dalle Associazioni che operano sul territorio, con la quali verranno accresciute le forme di collaborazione secondo lo spirito della sussidiarietà.
  • Verrà approfondito il fenomeno immigratorio al fine di poter rispondere ai bisogni e favorire l’integrazione.


In tutti gli ambiti delle politiche suddette, si approfondirà la possibilità di partecipare a bandi di finanziamento europei i cui stanziamenti sono spesso inutilizzati.

Piano di Zona: strumento positivo che deve essere rivisto in funzione dei nuovi bisogni. Inoltre verrà costruito facendo più partecipi gli attori del terzo settore ed introducendo in modo più fattivo il concetto di comunity welfare.

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