Le nostre acque

Si riapre la discussione sulle acque dopo l'uscita del decreto Sviluppo che prevede che le concessioni siano in capo allo Stato. Sembrerebbe una sconfitta del territorio dopo le lunghe e pesanti battaglie condotte dalla Provincia e dal Comitato Acque.
Ora si cerca di correre ai ripari presentando una serie di emendamenti al testo dove sostanzialmente si chiede più attenzione alle ricadute economiche della Valle.
Speriamo che possa servire questa strada visto che quella legislativa non è bastata.



Ci piacerebbe che venisse introdotto come criterio per l'aggiudicazione quello che prevede di concedere agli enti locali (compresi ospedali e case di riposo) ed alle attività produttive un sostanzioso sconto sulle bollette energetiche in modo da poter dare respiro al territorio in settori strategici come la sanità e le attività che creano posti di lavoro. Infatti è noto che in Italia il costo dell'energia è del 30% maggiore che nel resto dell'Europa. Il federalismo a volte passa anche attraverso queste misure. Pensiamo sia una buona compensazione per tutta la Valtellina e Valchiavenna  che in tanti anni hanno dato molto a tutto il Paese per quel che riguarda l'energia. Si ricorda che il 17 % a livello nazionale ed il 40% a livello regionale è derivato dalle nostre capacità produttive in campo energetico. 

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