Un problema di metodo

In tanti hanno sottoscritto la petizione per chiedere all'amministrazione comunale di Sondrio di ripensarci e prevedere, anziché un semplice sottopasso ciclopedonale, uno carrabile sul lungo Mallero Cadorna. Tornano all'attacco residenti e cittadini contro una decisione che non approvano, ma ancor prima non capiscono, neppure dopo le risposte fornite dall'assessore Fabio Colombera in consiglio comunale. Anzi, soprattutto dopo le parole - non dette - in aula. Già perché nel mirino è finita proprio la comunicazione avvenuta durante la seduta a palazzo Pretorio. «In quell'occasione - ricorda Luigi Mescia, punto di riferimento della petizione - Colombera ha detto che i progetti non erano ancora arrivati, che i promotori (i privati che hanno acquisito l'ex Ipsia) avevano tempo fino a fine mese per farli avere in Comune. Salvo poi scoprire che due giorni prima del consiglio, più precisamente il 25 settembre, la giunta aveva deliberato l'approvazione del progetto preliminare del sottopasso ciclopedonale. Fa specie che della cosa non si sia fatta menzione in consiglio, la troviamo una mancanza di trasparenza». A maggior ragione, dicono, perché è stato scelto di rendere pubblica la delibera a partire dal 4 ottobre. in ogni caso, le cinquecento firme raccolte saranno consegnate a palazzo, e si chiede un incontro per la delegazione di cittadini, oltre ad un sopralluogo e alla valutazione, anche economica, della possibilità di realizzare un sottopasso carrabile. 

Fin qui la cronaca. Non entriamo nel merito della questione, ci chiediamo solo perché le cose debbano essere gestite dalla nostra amministrazione con così poca trasparenza dinanzi a 500 cittadini che hanno firmato una petizione.

1 commento:

  1. E' il solito metodo che da sempre hanno usato.
    Penso che senza volerlo sono entrati in una fase discendente. Forza ancora pochi mesi e poi vanno a casa.
    Monica

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