Perchè vogliamo la Provincia con rappresentanti eletti dai cittadini

La provincia di Sondrio è salva. Abbiamo già parlato in un precedente post della necessità di partire da qui per una seria riorganizzazione territoriale, ma da subito, anche un altro problema si pone sul tavolo del riordino. La "retrocessione" da ente elettivo a ente di secondo livello per le provincie.  Secondo la nuova normativa,  infatti, il Consiglio provinciale sará composto da un massimo di dieci componenti “eletti” non più dalla popolazione residente nella Provincia ma “dagli organi elettivi dei Comuni ricadenti nel territorio” della stessa. Anche il presidente verrà nominato all'interno del consiglio.
Crediamo che l'elezione diretta dei sindaci e dei presidenti di Provincia sia stata una delle scelte più intelligenti a maggior garanzia del diritto degli elettori di scegliere i propri amministratori esercitando sugli stessi una costante azione di controllo e di giudizio. Impensabile il venire meno di questo principio, in difesa del quale crediamo opportuno una seria discussione. Insomma, se la Provincia rimane chiediamo che non sia qualcosa di gestito in maniera poco trasparente dagli stessi che oggi occupano le posizioni di potere dentro i poltronifici come Comunità Montane e Consorzi. Se vogliamo più trasparenza e buona politica, trasformare le provincie in enti di secondo livello non ci sembra la strada corretta. Non vogliamo che la Provincia diventi un'altra discarica dei "trombati" della politica. 
 La trasformazione delle attuali Province in enti di secondo livello non garantisce quel contatto con l'elettorato che vincola gli amministratori e in qualche modo regola e verifica, attraverso il voto popolare, il loro operato. Per questo noi vogliamo in una Provincia eletta dai cittadini.

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