Lo zero assoluto di Andrea Vitali

Due giorni fa su Il Corriere della Sera lo scrittore di Bellano si é dichiarato contrario, con queste argomentazioni, alla fusione delle provincie di Sondrio e Lecco: «Sondrio è calda d'estate e fredda d'inverno, un clima che si riflette anche nel carattere dei suoi abitanti. E poi culturalmente è un deserto. Zero assoluto. Al contrario, Como è vivacissima e divertente. Anche rispetto a Lecco, dove sono rimasti fermi ad Alessandro Manzoni o poco più in là».

Marina Cotelli, assessore alla cultura del capoluogo ha risposto così a mezzo stampa: 
«Rassicuro Vitali - esordisce l'assessore - Se per disgrazia l'Anschluss di Sondrio nella Provincia di Lecco andasse in porto, comunque i bellanesi non vedranno compressi i larghi orizzonti e l'attitudine cosmopolita così ben descritti dall'autore de "Galeotto fu il collier", "Il meccanico Landru", "Un amore di zitella" e di tanti altri racconti dove prevosti, modiste, podestà, farmacisti e vedove piacenti si danno convegno nei favolosi Anni Trenta.  Non finiranno strozzati trai nostri infertili monti o prigionieri di una città oppressa dal caldo estivo e battuta dal vento gelido nei lunghi inverni. L'asse, almeno culturale, tra Bellano e Sondrio non si farà. Per dirlo con il memorabile incipit di un racconto proprio di Andrea Vitali: "Aglio, cipolle, rape, ravanelli e porri sono verdure indigeste che non diamo mai agli ospiti della casa"».

Crediamo che uno scrittore dovrebbe documentari prima di fare affermazioni di questo tipo. Certo, in Valtellina e a Sondrio possiamo fare di più e meglio, ma da qui allo zero assoluto qualche differenza c'è.

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